Dolore al collo, all’anca e reflusso: colpa di un cugino dispettoso, dello stress e dell’appendicite

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Dolore al collo, all’anca e reflusso: colpa di un cugino dispettoso, dello stress e dell’appendicite

Giulio (nome di fantasia), è un paziente di 41 anni che si è recato presso la Clinica della Riabilitazione lamentando:

  • Dolore al collo, in determinate posizioni (soprattutto quando si lava i denti), iniziato all’età di 16 anni
  • Dolore all’anca, con sensazione “come se dovesse scrocchiare” e difficoltà ad allargarla; iniziato da 4 mesi
  • Mal di schiena iniziato da 1 mese

Come in tutte le prime sedute che vengono svolte all’interno della Clinica della Riabilitazione, è stata effettuata una approfondita anamnesi che ha fatto emergere degli elementi molto interessanti:

  • A 4 anni Giulio ha sofferto di asma
  • Dagli 8 ai 12, ad ogni incontro, un cugino più grande lo sollevava da terra trazionandogli la testa, provocandogli immediatamente mal di testa
  • A 12 ha avuto un trauma cervicale mentre andava in bicicletta
  • A 20 vive un periodo stressante
  • A 22 si opera di appendicite
  • Dai 35 ai 39 vive un periodo molto stressante
  • A 39 inizia a soffrire di reflusso

Sfruttando un approccio mirato al Riequilibrio Posturale Globale, che mira ad indagare le cause degli effetti, è stato effettuato il lavoro su:

  • Il tratto cervicale per i ripetuti traumi diretti al collo, che con il tempo si è irrigidito
  • Il diaframma per la sua stretta relazione sia con il tratto cervicale, sia con il “sintomo Reflusso”, sia con lo Stress
  • La cicatrice dell’appendicite che irradiava la sua tensione proprio nell’anca dolorante del paziente

Dopo 9 sedute, effettuate trattando le cause delle disfunzioni, Giulio ha riferito di stare bene e di non avere più sintomi; tuttavia al primo controllo che ha effettuato a distanza di un mese, ha riferito che i sintomi al collo si erano ripresentati negli ultimi giorni

Indagando in maniera approfondita che cosa fosse successo negli ultimi giorni, il paziente ha avuto la forza di dire la verità… “Questo è il periodo in cui è morto babbo…e quando si arriva a questo mese io mi sento sempre male…e molto stressato…”

Impostando la seduta sulla respirazione e sul rilascio delle tensioni, il fastidio al collo si è subito risolto e durante la seduta il paziente ha avuto anche uno scarico emotivo che si è manifestato mediante un pianto liberatorio

È importante che Giulio prenda piena consapevolezza di questo “Freno a Mano” che è presente nella sua vita e che si affidi alla figura professionale più adeguata per sbloccare quelle rigidità emotive che rimangano latenti dentro di lui

Per il suo bene fisico, è importante che per casa Giulio continui a svolgere gli esercizi che gli sono stati insegnati, per continuare a stabilizzare e migliorare l’elasticità dei tessuti; inoltre, come a tutti i pazienti, gli è stato consigliato di sfruttare le “sedute di mantenimento e prevenzione” perché chi si cura quando sta bene, sta bene più a lungo!

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