Plagiocefalia e consigli per i genitori
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Che cos’è la Plagiocefalia?
La Plagiocefalia è una alterazione cranica (insieme alla Brachiocefalia e Scafocefalia) caratterizzata da un’alterazione della classica rotondità del cranio del neonato.
Perché viene la Plagiocefalia?
La plagiocefalia può essere causata da fari fattori.
La più comune è una “mal gestione” del neonato da parte dei genitori, che comporta un eccesso di pressione sempre sul solito lato del cranio con conseguente deformità (Plagiocefalia Posizionale).
Tra le cause secondarie ci possono essere anche posture mantenute per molto tempo al difuori e all’interno dell’utero (come nel caso del torcicollo congenito), difficoltà di passaggio nel canale del parto e manovre effettuate dallo staff sanitario durante la nascita.
La condizione più severa di plagiocefalia è quella derivante dalla fusione precoce delle suture craniche e delle fontanelle, che impedisce la normale crescita del cranio (Plagiocefalia – Craniosinostosica)
La Plagiocefalia è pericolosa per il bambino?
Non sono stati evidenziati rischi per lo sviluppo Neurologico del bambino affetto da Plagiocefalia.
Le problematiche che possono derivare dall’alterazione cranica sono prevalentemente di origine funzionale.
Un bambino con una deformità cranica potrebbe avere problemi di suzione, difficoltà nella mobilità cervicale, tensioni lungo la muscolatura paravertebrale ecc…
Crescendo è intuibile come queste disfunzioni possano diventare più fastidiose e come a queste si possano aggiungere anche alterazioni del corretto allineamento mandibolare (la mandibola si articola con il cranio) e problematiche oculari.
Quando intervenire per trattare la Plagiocefalia?
Il prima possibile e preferibilmente prima dei 6 mesi!
Il cranio del neonato è molto malleabile e questo gioca a favore del corretto riposizionamento delle 8 ossa craniche e delle 14 ossa facciali.
Già all’età di 6 mesi il cranio incomincia ad irrigidirsi per la creazione di “ingranaggi” che si formano tra le varie suture craniche.
Che cosa succede se non si interviene sulla Plagiocefalia?
Banalmente la testa del bambino e del futuro adulto manterrà la forma presente e come detto in precedenza si potranno verificare disfunzioni strutturali del sistema Muscolo-Scheletrico.
Che cosa possono fare i genitori per la Plagiocefalia del bambino?
Ci sono alcune azioni che i genitori possono intraprendere per trattare la plagiocefalia posizionale o per prevenirla in primo luogo.
Ecco alcuni suggerimenti
- Posizionamento durante il sonno: Durante i primi mesi di vita, è consigliabile posizionare il neonato sulla schiena per dormire, poiché questa posizione è raccomandata per la prevenzione della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).
- Tuttavia, è importante variare la posizione della testa del bambino quando è sveglio, in modo che non rimanga costantemente nella stessa posizione.
Se il neonato dorme in stanza con i genitori un piccolo trucco è cambiare la direzione della testa del bambino, ossia farlo dormire una volta con la testa verso la testa dei genitori ed una volta con la testa verso i piedi, in modo che se vuol girarsi verso l’odore della mamma, una volta lo farà verso destra ed una volta verso sinistra. - Tummy Time / Tempo sulla pancia: Durante la veglia, incoraggia il tuo bambino a trascorrere del tempo sulla pancia, sotto la tua supervisione.
Questo aiuta a rafforzare i muscoli del collo e a prevenire la pressione costante sulla parte posteriore della testa. - Cambia la direzione di visualizzazione: Alterna il lato verso cui il tuo bambino guarda quando è sveglio e quando è in collo.
Ciò incoraggia il movimento del collo e aiuta a prevenire la pressione e l’appiattimento su un solo lato della testa. - Riduci il tempo in dispositivi restrittivi: Limita il tempo che il tuo bambino trascorre in seggiolini per auto, passeggini o altri dispositivi restrittivi che possono contribuire a una posizione statica della testa.
- Monitoraggio regolare: Osserva attentamente la forma della testa del tuo bambino e, se noti asimmetrie o appiattimenti, consulta il pediatra o un ortopedico pediatrico per una valutazione e consigli specifici.
Che cosa può fare l’Osteopata per la Plagiocefalia del bambino?
Per rispondere a questa domanda è necessario fare una premessa “tecnica”.
Il cranio non è una struttura separata dal resto del corpo e per questo una sua disfunzione può derivare anche da zone molto distanti, come ad esempio l’Osso Sacro.
È per questo che l’Osteopata nel trattare una Plagiocefalia, in un primo momento, analizza e libera tutto il sistema Muscolo-Scheletrico e Duramerico (una delle meningi che riveste il midollo spinale ed il cervello) del bambino e successivamente va a svincolare le ossa craniche qualora fossero andate in disfunzione.
Un importante compito dell’osteopata è anche quello di comprendere come i genitori gestiscono il Neonato durante la giornata e consigliare delle piccole nuove buone abitudini per aiutare il successo terapeutico.
Dr. Claudio Nencini
Mi laureo, prima in Scienze Motorie, titolo che mi permette di occuparmi di tutto ciò che concerne l’allenamento e la rieducazione funzionale, e successivamente mi laureo in fisioterapia e osteopatia. La mia più grande passione è però sempre rimasta la posturologia, branca della riabilitazione realmente in grado di indagare il corpo umano ed approfondita grazie al “metodo raggi” ed al “riequilibrio Posturale ad approccio globale”.