Che cos’è la TECAR terapia?

Che cos'è la TECAR terapia?

E’ una delle terapie elettromedicali più sfruttate attualmente in ambito fisioterapico

T.E.CA.R. sta ad indicare Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo, ovvero il modo in cui la macchina trasferisce energia ai tessuti

Come funziona la TECAR terapia?

Applicando il principio fisico del condensatore, la Tecar terapia induce all’interno dei tessuti lesi un movimento alterno di attrazione e repulsione delle cariche elettriche degli ioni presenti nei tessuti corporei.

Questa stimolazione a livello cellulare produce un aumento della temperatura interna e la riattivazione della circolazione, accelerando i processi riparativi.

La macchina può funzionare in due modalità:

Modalità capacitiva

rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo, efficacie sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico, etc.)

Modalità resistiva

rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare minor energia), per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei, aponeurotici.

Come si svolge una seduta di TECAR terapia

La seduta inizia facendo posizionare il paziente nella maniera più comoda possibile per poter trattare l’area di interesse.

Si posiziona successivamente “l’elettrodo piastra” in maniera che la distanza tra questo e il manipolo che si è scelto di utilizzare (capacitivo o resistivo) non si troppo dispersiva in termini di energia elettrica.

Sulla piastra e sul manipolo viene applicata della crema che favorisce lo scivolamento ed il trasferimento di energia.

Il trattamento può essere un’azione combinata di terapia manuale e strumentale oppure solo strumentale a seconda dell’effetto che si desidera ottenere dalla terapia.

Quando è utile la TECAR terapia

La Tecar terapia può coadiuvare il trattamento di diverse patologie come ad esempio l’artrosi, il mal di schiena, le cervicalgie, le tendiniti e fascite plantare.

Può essere un valido supporto nel trattamento delle contratture muscolari e nel trattamento sintomatico della fibromialgia.

Le fibrosi sono un altro campo di applicazione della Tecar terapia. Queste possono verificarsi a seguito di traumi o possono essere primarie come nel caso dell’induratio penis plastica, della sindrome di Dupuytren o nella sindrome di Ledderhose.

In traumatologia trova applicazione nella facilitazione del riassorbimento degli ematomi e nella biostimolazione delle lesioni muscolari.

Va sottolineato che nelle patologie in fase acuta, la Tecar terapia può essere applicata vantaggiosamente impostando i parametri in modo da non avere un incremento termico.

Quest’ultimo, infatti, si realizza ogni qualvolta il fisioterapista ritiene opportuno impostare parametri di energia da somministrare che superano quelli che il corpo riesce a smaltire.

L’incremento termico, che è così utile nel trattamento delle contratture, è controindicato nelle patologie in fase acuta e quindi è la valutazione che il fisioterapista fa prima di eseguire la seduta, a determinare la scelta dell’impostazione dei parametri.

E’ possibile eseguire Tecar terapia anche quando sono presenti mezzi di sintesi come ad esempio protesi al ginocchio o alla spalla.

Durante i trattamenti alla schiena capita spesso che il paziente si rilassi così tanto che si addormenta.

Quando è contro indicata la TECAR terapia

Le controindicazioni assolute per il trattamento di Tecar terapia sono principalmente 4:

Pazienti affetti da neoplasie

o che sono stati affetti da tale patologia negli ultimi 10 anni: il motivo che impedisce assolutamente di effettuare l’applicazione a questo tipo di persone è l’ipotetico rischio che lo stimolo biologico della Tecar possa stimolare un’eventuale presenza di cellula tumorale. Questo avvenimento, è solo teorico, non è mai stato studiato perché il rischio a cui sarebbero sottoposti i volontari per l’esperimento sarebbe eccessivo.

Pazienti in stato di gravidanza

anche in questo caso si teorizza che lo stimolo biologico indotto dalla Tecar potrebbe influenzare la crescita del bambino. Il comitato etico non permetterebbe mai di effettuare delle applicazioni di prova con il rischio, seppur minimo, di portare delle malformazioni al futuro bambino, quindi nel dubbio si preferisce non rischiare. Va però detto che questa contro indicazione è relativa alla zona addominale della madre, effettuare un trattamento Tecar alla caviglia di una donna in stato interessante è sicuro

Pazienti in età pediatrica

si tratta di tessuti in continuo accrescimento, e nel dubbio che lo stimolo biologico possa alterare tale crescita si preferisce vietare assolutamente le applicazioni a livello delle cartilagini di accrescimento

Pazienti portatori di pacemaker o qualsiasi altro device non scollegabile dal corpo

come ad esempio il device utilizzato dai diabetici per l’insulina. Il campo elettromagnetico della tecarterapia potrebbe interferire con i device, e nel caso di pacemaker, qualora si creassero delle alterazioni di funzionamento si rischierebbe di mettere in gravi condizioni il paziente.

Dr. Claudio Nencini

Mi laureo, prima in Scienze Motorie, titolo che mi permette di occuparmi di tutto ciò che concerne l’allenamento e la rieducazione funzionale, e successivamente mi laureo in fisioterapia e osteopatia.
La mia più grande passione è però sempre rimasta la posturologia, branca della riabilitazione realmente in grado di indagare il corpo umano ed approfondita grazie al “metodo raggi” ed al “riequilibrio Posturale ad approccio globale”.

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