Tumore alla Prostata e Prostatectomia

Tumore alla Prostata e Prostatectomia

Che cos’è la prostatectomia?

La prostatectomia  è un’operazione chirurgica che consiste nella rimozione totale o parziale della prostata (ghiandola che secerne una componente fondamentale del liquido seminale).

Tale operazione può avvenire mediante l’utilizzo di tecnologia robotica, oppure mediante nella classica modalità a “cielo aperto”.

Da qualche anno a questa parte la prostatectomia, è uno degli interventi di chirurgia robotica più diffusi al mondo e viene eseguito prevalentemente nei casi di tumore alla prostata, di piccole dimensioni e senza metastasi.

Il tumore alla prostata, o cancro alla prostata, è il tumore maschile più frequente.

Si pensi, infatti, che solo in Italia i casi di tumore alla prostata sono circa 42.800 all’anno.

Il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata aumenta con l’età: in particolare, a partire dai 50 anni, il pericolo di sviluppare una neoplasia prostatica si fa sempre più alto; per questo la prevenzione è fondamentale!

L’eziologia è ancora sconosciuta, anche le ultime ricerche svolte hanno individuato alcune condizioni predisponenti, come l’obesità, una storia familiare di tumore alla prostata, la ricorrenza di infiammazioni alla prostata (prostatite) e l’età avanzata.

Come avviene la diagnosi di Tumore alla Prostata?

I due esami diagnostici più praticati per l’identificazione del cancro alla prostata sono: l’esplorazione rettale digitale e la determinazione del livello ematico (nel sangue) dell’antigene prostatico specifico (PSA).

Quali sono i segni ed i sintomi del tumore alla prostata?

  • Alterazioni della minzione come:
    – stimolo frequente a urinare (specialmente la notte)
    – difficoltà a mantenere il flusso costante d’urina
  • Dolore e bruciore durante la minzione
  • Sangue nelle urine o nello sperma
  • Disfunzione erettile
  • Eiaculazione dolorosa
  • Astenia generalizzata
  • Dolori diffusi (schiena e bacino)

Perché è importante la riabilitazione del pavimento pelvico post-prostatectomia?

Purtroppo questo tipo di intervento lascia delle problematiche, ma che sono risolvibili con la giusta riabilitazione, seguita dagli esperti che si occupano di riabilitazione di pavimento pelvico.

L’incontinenza urinaria e la disfunzione erettile sono i 2 “effetti collaterali” principali.

L’incontinenza ha un elevato impatto sulla qualità della vita dell’uomo che, costretto a utilizzare presidi assorbenti, si sente spesso obbligato a modificare la propria vita di relazione.

Mentre la disfunzione erettile influenza negativamente la sessualità dell’uomo.

Come si diagnostica il prolasso?

Come si diagnostica il prolasso?

Quali sono gli obbiettivi della riabilitazione post Prostatectomia?

La riabilitazione del pavimento pelvico è mirata proprio a rafforzare l’azione della vescica, responsabile del contenimento urinario che diventa più difficile per gli uomini a cui la prostata viene asportata chirurgicamente.

Agendo sulla forza del perineo, la riabilitazione, migliora la funzione erettile e di conseguenza migliora la sessualità dell’uomo.

Ci sono diverse tecniche per la rieducazione del pavimento pelvico, tra cui:

  • La chinesiterapia, contrazione e rilassamento alternato dei muscoli interessati
  • Il training vescicale, o bladder training, che aiuta a riprendere il controllo dello stimolo urinario, facendo esercizi che abbiano lo scopo di ridurre l’incontinenza
  • La stimolazione elettrica transcutanea nervosa (PTNS), la stimolazione dei tessuti con impulsi elettrici con macchinari appositi. Questa può essere implementata insieme agli esercizi di contrazione
  • Il biofeedback, trattamento che aiuta il paziente ad individuare i muscoli che hanno perso completamente la sensibilità.

Presso la Clinica della Riabilitazione potrai capire qual è la riabilitazione più adatta alle tue disfunzioni ed intraprendere il percorso per risolvere i tuoi problemi!

Dr. Claudio Nencini

Mi laureo, prima in Scienze Motorie, titolo che mi permette di occuparmi di tutto ciò che concerne l’allenamento e la rieducazione funzionale, e successivamente mi laureo in fisioterapia e osteopatia.
La mia più grande passione è però sempre rimasta la posturologia, branca della riabilitazione realmente in grado di indagare il corpo umano ed approfondita grazie al “metodo raggi” ed al “riequilibrio Posturale ad approccio globale”.

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