Un’acutissima lombo-sciatalgia: colpa della gamba destra!

Un’acutissima lombo-sciatalgia: colpa della gamba destra!

Giulio (nome di fantasia), è un paziente di 64 anni che si è recato presso la Clinica della Riabilitazione lamentando un dolore acutissimo al Nervo Sciatico, iniziato da 10 giorni, dopo che ha fatto un grande sforzo in flessione.

Il dolore è presente in ogni movimento, sia da in piedi, che da seduto, che da sdraiato ed i farmaci che gli ha consigliato il medico di famiglia non hanno avuto alcun effetto.

Come in tutte le prime sedute che vengono svolte all’interno della Clinica della Riabilitazione, è stata effettuata una approfondita anamnesi, ma il paziente non è riuscito a ricordare un granché del suo passato.

Per fortuna l’analisi posturale ha fatto emergere un piede destro ed una gamba destra in un atteggiamento scorretto.

Alla domanda: “che cosa è successo a quella gamba?”, il paziente ha incominciato a ricordare:

  • A 15 anni il malleolo peroneale ha subito un grosso trauma
  • A 50 il piede destro ha fatto male per un rilevante periodo di tempo
  • A 54 anni ha fatto una distorsione alla caviglia destra
  • Più in generale quell’arto, nella vita di Giulio, ha dato fastidio

A conferma di quanto ipotizzato grazie all’analisi posturale, un test eseguito sul piede destro ha fatto aumentare momentaneamente i sintomi.

Con gli elementi a disposizione abbiamo iniziato a lavorare con un metodo mirato al Riequilibrio Posturale ad Approccio Globale, che punta ad indagare le cause degli effetti, in modo da mettere in relazione tutte le catene muscolari che sono coinvolte nei disagi di Giulio.

È stato quindi effettuato un lavoro su tutto l’arto inferiore, prestando attenzione alla propriocezione della caviglia ed all’allungamento di fascia plantare, polpaccio, ischiocrurali e gluteo.

Per completezza di lavoro sono state eseguite manovre di fibrolisi a livello lombare e cervicale.

Dopo solo 7 sedute la sintomatologia di Giulio è completamente rientrata.

È importante che per casa Giulio continui a svolgere gli esercizi che gli sono stati insegnati, per continuare a stabilizzare e migliorare l’elasticità dei tessuti; inoltre, come a tutti i pazienti, gli è stato consigliato di sfruttare le “sedute di mantenimento e prevenzione” perché chi si cura quando sta bene, sta bene più a lungo!

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