Una irritazione nervosa al braccio ed al collo (cervicobrachialgia): colpa di una gara a braccio di ferro!
Giulio (nome di fantasia), è un paziente di 76 anni che si è recato presso la Clinica della Riabilitazione lamentando:
- da circa due mesi un dolore al tratto cervicale che dal trapezio di destra si irradia in maniera acuta fino al braccio destro, dando delle sensazioni di scosse acutissime a determinati movimenti del collo
- un rigonfiamento sul deltoide destro che aumenta la sera quando si sdraia
La sintomatologia riferita dal paziente risulta compatibile con una cervico-brachialgia, secondaria ad una irritazione di un nervo che dal collo arriva fino alla mano (probabilmente a causa di un’ernia o di una protusione)
Come in tutte le prime sedute che vengono svolte all’interno della Clinica della Riabilitazione, è stata effettuata una approfondita anamnesi che ha fatto emergere un elemento molto interessante:
- Giulio a 38 anni subisce un violento trauma cranico
- A 49 anni, in un villaggio turistico, partecipa ad una gara di braccio di ferro ed una volta in finale, ha percepito un’intensissima sensazione di bruciore a livello del bicipite
Successivamente nel muscolo si è creata una depressione, così come si succede quando si verifica uno strappo muscolare
(Il paziente, leggendo la sua storia ci tiene a precisare di aver comunque vinto il primo premio del torneo di braccio di ferro del villaggio Alpitour!)
Sfruttando un approccio mirato al Riequilibrio Posturale Globale, che mira ad indagare le cause degli effetti, è stato effettuato il lavoro sulle rigidità del braccio e sulle fibrosi che si sono create secondariamente alla lesione muscolare e per rifinire il lavoro in maniera precisa, sono state eseguite delle manovre sul tratto cervicale
Inizialmente il braccio non riusciva neanche a stendersi e quando il movimento veniva “forzato”, i sintomi si presentavano in maniera ben percepibile dal paziente
Dopo 4 sedute, effettuate trattando le cause delle disfunzioni, le tensioni hanno liberato il nervo dalle aderenze e dalle trazioni fastidiose che si erano create e il paziente è potuto tornare a muovere liberamente il collo!
È importante che per casa Giulio continui a svolgere gli esercizi che gli sono stati insegnati, per continuare a stabilizzare e migliorare l’elasticità dei tessuti; inoltre, come a tutti i pazienti, gli è stato consigliato di sfruttare le “sedute di mantenimento e prevenzione” perché chi si cura quando sta bene, sta bene più a lungo!