Operazione per instabilità cronica della spalla con tecnica Laterjet
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Quando una spalla va incontro a ripetuti episodi di lussazione, la sua instabilità diventa tale che anche le più piccole sollecitazioni come: uno stranuto, salutare o un banale contatto possano provocare il fenomeno lussante.
- Quando diventa necessario sottoporsi all’intervento di Latarjet?
- Cosa permette di ottenere l’intervento di Latarjet?
- Che cosa è importante fare dopo l’intervento di Latarjet?
- In che cosa consiste la riabilitazione fisioterapica dopo l’intervento di Latarjet?
- Che cosa mi indica se il recupero del movimento sarà completo dopo l’intervento di Latarjet?
Quando diventa necessario sottoporsi all’intervento di Latarjet?
Per una spalla così tanto instabile, il classico rinforzo muscolare può non essere sufficiente, ecco quindi che si rende necessario l’intervento chirurgico quando abbiamo le seguenti condizioni:
- Lussazioni anteriori ripetute o sublussazioni
- Capsula anteriore lassa
- Erosione anteriore della glena (il cucchiaino in cui si alloggia la testa dell’omero)
Cosa permette di ottenere l’intervento di Latarjet?
La tecnica chirurgica permette una tripla stabilizzazione:
Ossea
Capsulo legamentosa
Muscolare
Quello che viene fatto dal chirurgo è quindi “inspessire e rafforzare” ciò che si trova davanti alla testa dell’omero, in modo che questo possa trovare maggior resistenza durante i suoi scivolamento anteriori
Che cosa è importante fare dopo l’intervento di Latarjet?
Il paziente, che migliora troppo rapidamente, può non aver avuto un buon tensionamento delle strutture stabilizzatrici ed andare incontro a nuove lussazioni.
Al contrario l’eccessiva rigidità può nascondere un esagerato tensionamento e portare ad artrosi articolare.
In che cosa consiste la riabilitazione fisioterapica dopo l’intervento di Latarjet?
La riabilitazione si suddivide in fasi temporiali:
2-3 settimane
3° settimana
4-6 settimane
3 mesi
4 mesi
6 mesi
Che cosa mi indica se il recupero del movimento sarà completo dopo l’intervento di Latarjet?
È importante vedere se e come il paziente si irrigidisce in conseguenza dell’immobilizzazione post chirurgica
Se c’è stato un eccessivo tensionamento, a livello del muscolo sottoscapolare, che svolgerà l’azione contenitrice anteriore, il paziente perderà una parte dell’extrarotazione.
Se invece sarà eccessivamente tensionata la porzione posteriore della capsula, perché il chirurgo ha deciso di lavorare anche in quella zona, potrà perdere una parte dell’intrarotazione.
Gli altri movimenti risulteranno tutti quanti ampi ed elastici.
In caso di retrazione capsulare generale invece saranno tutti i movimenti a presentare un fine corsa molto rigido.
Dr. Claudio Nencini
Mi laureo, prima in Scienze Motorie, titolo che mi permette di occuparmi di tutto ciò che concerne l’allenamento e la rieducazione funzionale, e successivamente mi laureo in fisioterapia e osteopatia. La mia più grande passione è però sempre rimasta la posturologia, branca della riabilitazione realmente in grado di indagare il corpo umano ed approfondita grazie al “metodo raggi” ed al “riequilibrio Posturale ad approccio globale”.