Incontinenza, mal di schiena e dolore occipitale: colpa di un raschiamento, del coccige e di cadute dalla bici!

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Incontinenza, mal di schiena e dolore occipitale: colpa di un raschiamento, del coccige e di cadute dalla bici!

Giulia (nome di fantasia), è una paziente di 62 anni, con la passione per il ciclismo, che si è recata presso la Clinica della Riabilitazione lamentando:

  • Dolore lombare iniziato dall’età di 42 anni
  • Ricorrenti dolori alla nuca iniziati all’età di 56 anni
  • Incontinenza da sforzo con sensazioni di scariche elettriche nel trattenere l’urina

Come in tutte le prime sedute che vengono svolte all’interno della Clinica della Riabilitazione, è stata effettuata una approfondita anamnesi che ha fatto emergere degli elementi molto interessanti:

  • A 23 anni viene asportata una cisti coccigea, lasciando una cicatrice reattiva
  • A 27 anni subisce un raschiamento per un’interruzione di gravidanza
  • A 30 anni subisce un trauma al coccige
  • A 38 anni viene operata di cisti addominale con una cicatrice post intervento che si presenta rigida e quindi poco elastica
  • A 55 anni cade sulla spalla destra fratturandosi anche alcune costole
  • A 56 anni cade di bici atterrando di schiena

Con gli elementi a disposizione abbiamo iniziato a lavorare con un metodo mirato al Riequilibrio Posturale ad Approccio Globale, che punta ad indagare le cause degli effetti, in modo da mettere in relazione tutte le catene muscolari che sono coinvolte nei disagi di Giulia.

È stato quindi effettuato un lavoro su:

  • Il coccige in maniera interna ed esterna, per riposizionarlo in maniera fisiologica e per allentare le retrazioni cicatriziali; durante il lavoro interno, la paziente poteva percepire una tensione irradiarsi fino all’osso sacro, la quale veniva descritta come “acqua che finalmente tornava a scorrere nella zona”
  • La muscolatura paravertebrale mediante manovre di fibrolisi che hanno permesso di allentare in maniera diretta le rigidità muscolari prodotte dalla caduta sulla schiena
  • La cicatrice addominale, la cui rigidità creava una tensione che faceva flettere anteriormente la paziente
  • Il braccio destro che se allineato con precisione, portava tensione fino a sotto la nuca
  • La muscolatura del pavimento pelvico il cui trattamento ha allentato ulteriormente la rigidità vertebrale ed ha completamente risolto il problema dell’incontinenza

Dopo 11 sedute effettuate sulle cause degli effetti, la paziente ha riferito di non avere più sintomi e con soddisfazione ci ha comunicato di aver percorso 105 chilometri in bici senza problemi.

È importante che per casa Giulia continui a svolgere gli esercizi che le sono stati insegnati, per continuare a stabilizzare e migliorare l’elasticità dei tessuti; inoltre, come a tutti i pazienti, le è stato consigliato di sfruttare le “sedute di mantenimento e prevenzione” perché chi si cura quando sta bene, sta bene più a lungo!

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