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Per ogni donna la gravidanza è un periodo “speciale”, durante il quale il corpo subisce importanti mutamenti, sia sul piano posturale che sul piano viscerale.
Si assiste infatti ad un incremento della pressione addominale.
Quest’ultima altera la funzionalità del pavimento pelvico, il quale si trova in una condizione sfavorevole dove anche l’attivazione di muscoli importanti, come ad esempio l’elevatore dell’ano, è compromessa
Che cosa può succedeal Pavimento Pelvico durante la gravidanza?
Il pavimento pelvico nel periodo gravidico può perdere forza ed elasticità, questo avvieneperché la variazione ormonale, durante i 9 mesi, favorisce un rilassamento delle strutture legamentose e cartilaginee (come ad esempiotutte quelle del bacino); alla variazione delle strutture più rigide segue anche quella dei tessuti molli, e quindi dei muscoli del pavimento pelvico.
Queste mutazioni seppur naturali, possono provocare dei disagi, soprattutto se il tono del pavimento pelvico, già prima della gravidanza non era in ottime condizioni.
Disagi come l’incontinenza urinaria e fecale sono infatti frequentemente presenti nelle donne in gravidanza.
È opportuno quindi prevenire e trattare queste disfunzionimediante esercizi preparto.
Gli esercizi devono essere parte di un programma riabilitativo personalizzato; è fortemente sconsigliatoil “fai da te”, perché la futura mamma può rischiaredi peggiorare la situazione anziché migliorarla, è importante infatti ricordare che il pavimento pelvico deve e può essere abituato anche rilassarsi in vista del parto futuro.
Purtroppo troppo spesso questo aspetto importantissimo viene dimenticato per dedicarci solo all’attività contrattile.
Che cosa può succedere al pavimento pelvico durante il parto?
Anche l’episiotomia, cioè il taglio a lato della vagina che talvolta viene eseguito durante il parto per ampliare il canale diuscita del feto,causa una lesione in alcune fibre muscolari.
Dopo il parto, i tessuti muscolari danneggiati vanno incontro a un processo fisiologico di cicatrizzazione che però, in alcuni casi, può compromettere l’elasticità e la funzionalità delle fibre muscolari.
Alcune problematiche possono essere anche secondarie ad un errore frequente che viene commesso (talvolta “imposto” dal personale medico), ossia assumere la cosiddettaposizione ginecologica: la donna in questa posizione ha le cosce divaricate e la testa sollevata.Che cosa può succedere al pavimento pelvico dopo il parto?
Nelle prime settimane successive al parto è fisiologico avere delle perdite di urina, soprattutto nei passaggi posturali (da sdraiata ad in piedi per esempio) e negli aumenti di pressione addominale (es. starnuto); in genere se non cisono state lacerazioni e traumi importanti il pavimento pelvico ritorna ad avere la giusta elasticità di cui ha bisogno.
È assolutamente sconsigliato fare qualsiasi tipo di attività fisica nei primi tempi post parto, proprio perché si rischia di peggiorare le capacità di contrazione e rilassamento del pavimento pelvico.
Sarebbe quindi meglio evitare di prendere pesi eccessivi e di tenere per i primi tempi a riposo il pavimento pelvico.
Nel post parto può accadere di avere dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), di avere un prolasso o di avere incontinenza urinaria e fecale.
Ad ogni donna che abbia partorito, è quindi consigliatodi sottoporsi ad una valutazione del pavimento pelvico con un professionista specializzato nel settore.
Perché è importante avvalersidel trattamento riabilitativo durante lagravidanzae nel post parto?
Il trattamento del pavimento pelvico durante la gravidanza è in grado di prevenirele disfunzioni che potrebbero verificarsidopo il parto.
Ha come obbiettivo quello di normalizzare il tono muscolare, renderlo più elastico e favorireuna corretta gestione delle pressioni addominali.
Nel post parto è fondamentale avere una valutazione precoce soprattutto in caso di lacerazioni ed episiotomie.
Il trattamento non ha controindicazioni, anzi è consigliatoa tutte le donne che hanno partorito per via vaginale.
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