Dolore alla spalla e lombo-sacrale: colpa dello stress e dell’utero!
Giulia (nome di fantasia), è una paziente di 63 anni che si è recata presso la Clinica della Riabilitazione lamentando:
- Dolore alla spalla sinistra, iniziato a 62 anni (durante la pandemia), che aumenta di notte se si ritrova a dormirci sopra, oppure quando prova ad elevarla completamente
- Dolore sacro lombare destro, iniziato a 55 anni, che aumenta quando si flette in avanti o quando è più stanca
Come in tutte le prime sedute che vengono svolte all’interno della Clinica della Riabilitazione, è stata effettuata una approfondita anamnesi che ha fatto emergere degli elementi molto interessanti:
- Fin da quando ha 3 anni soffre di importanti periodi di stress riconducibili ai rapporti familiari ed a delle convinzioni limitanti che sono presenti all’interno della sua mente
- A 51 anni Giulia subisce una conizzazione dell’utero, organo che a 23, 34 e 36 anni aveva già subito raschiamenti ed a 32 un taglio cesareo
- A 61 anni la paziente affronta un lungo periodo in cui soffre di problemi respiratori, tosse e bronchiti
Con gli elementi a disposizione abbiamo iniziato a lavorare con un metodo mirato al Riequilibrio Posturale ad Approccio Globale, che punta ad indagare le cause degli effetti, in modo da mettere in relazione tutte le catene muscolari che sono coinvolte nei disagi di Giulia.
È stato quindi effettuato un lavoro su:
- La mobilizzazione delle aderenze viscerali ed uterine, in modo da ridurre le conseguenze delle cicatrici interne ed esterne
- La mobilizzazione e rilassamento del diaframma, in quanto questo muscolo subisce molto gli stati di stress e le disfunzioni respiratorie
Con grande sorpresa di Giulia e del terapista, vista la situazione iniziale fortemente algica, in sole 4 sedute la paziente ha portato a 0 i suoi dolori alla zona lombare ed alla spalla, recuperando la piena mobilità dell’arto superiore.
È importante che per casa Giulia continui a svolgere gli esercizi che le sono stati insegnati, per continuare a stabilizzare e migliorare l’elasticità dei tessuti; inoltre, come a tutti i pazienti, le è stato consigliato di sfruttare le “sedute di mantenimento e prevenzione” perché chi si cura quando sta bene, sta bene più a lungo!